Covid, 5 milioni di morti nel mondo da inizio pandemia
In Italia continuano a calare contagi e decessi
Le morti legate al Covid nel mondo hanno superato i cinque milioni. Lo indica un conteggio della Reuters, sottolineando come la variante Delta stia colpendo particolarmente i non vaccinati. La stessa variante, stando sempre all'indagine Reuters, ha messo in evidenza le disparità nel tasso di vaccinazione tra i Paesi ricchi e i Paesi poveri, che non ne hanno accesso, ma anche le conseguenze dello scetticismo verso i vaccini in alcuni Paesi occidentali che invece possono disporne. Più della metà dei decessi della media settimanale si registrano negli Stati Uniti, Russia, Brasile, Messico e India. Nel primo anno di pandemia si sono contate 2 milioni e mezzo di vittime, mentre per arrivare a 5 milioni sono bastati otto mesi. Secondo quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University, gli Stati Uniti hanno superato quota 700.000 morti, decessi quasi pari alla popolazione di Washington o di Boston. Intanto, la Corte suprema americana decide di non bloccare l'obbligo di vaccinazione per gli insegnanti delle scuole pubbliche di New York, respingendo il ricorso di 4 insegnanti. I docenti non vaccinati saranno sospesi senza stipendio alla riapertura delle scuole, lunedì.
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In Italia 3.312 nuovi positivi, con un tasso di positività in calo allo 0.93%. 25 le vittime, pressoché dimezzate rispetto a ieri quando si contavano 52 decessi 432 i ricoveri in terapia intensiva, in aumento di 3 rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Calano di 61 unità (e sono 3.057) i ricoveri con sintomi nei reparti ordinari. In Emilia-Romagna 277 nuovi positivi (lo 0,7% sui tamponi eseguiti). 253 i guariti, in aumento, mentre restano invariati i ricoveri e non si contano decessi. Il 97% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. Fermi alla fotografia di ieri i dati per San Marino, con 26 postivi attivi e tre ricoveri di cui due in intensiva.
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