COVID-19

Covid, l'aumento dei contagi soprattutto al sud Italia

Seconda settimana di consistente incremento, +32,4% ma al meridione arriva anche al 42,2%. La Francia non esclude il ritorno delle mascherine al chiuso

Netto incremento per la seconda settimana consecutiva, oltre mezzo milione, pari al 32,4%. I contagi soprattutto nel sud Italia, +42,2%. Centro, nord est e nord ovest si attestano al 30% (le Marche però sono a +36,6%) e nelle isole al 17,7%. Sono i dati settimanali della fondazione Gimbe, che rilevano anche una lieve diminuzione dei decessi, -5,3%. Salgono inoltre a 38, da 17 che erano la settimana precedente, le province italiane con una incidenza superiore a 1.000 casi per 100mila abitanti. A Lecce il valore più elevato, oltre 2.000. I ricoveri in area medica salgono del 5,9% mentre calano del 9,4% le terapie intensive.

Intanto Aifa dice di aver bisogno di ulteriori approfondimenti prima di dare, eventualmente, via libera alla quarta dose per gli anziani. L'incremento odierno supera gli 81mila (81.811, incidenza 15%), ancora in calo le terapie intensive (447, -19), 182 i decessi.

In Emilia Romagna 4.367 nuovi casi, sale al 19,4% l'incidenza sui tamponi fatti. Calano le terapie intensive (45 totali, -8), 16 i decessi (e +282 casi a Rimini) E in Francia il presidente Macron, dopo aver tolto ogni restrizione, non esclude un ritorno della mascherina al chiuso, non più obbligatoria dal 14 marzo, vista la risalita dei contagi, oltre centomila al giorno, col calo dei ricoveri che rallenta. A proposito di ricoveri, nella provincia cinese di Jilin, che registra oltre 20mila casi, la maggior parte dei soggetti ricoverati mostra sintomi comunque lievi.

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