Criminalità: contando i turisti Rimini sprofonda al 102esimo posto
Per il sindaco Andrea Gnassi si tratta di “una novità che sgombra il campo da tante e troppe strumentalizzazioni"
Il “Sole 24 Ore” per la prima volta introduce una “correzione turistica” nella sua ricerca sulla criminalità nelle province italiane. Rimini, con 5.884 delitti denunciati ogni 100mila abitanti nello scorso anno – in calo dell'8,3 per cento sul 2018 -, è terza in Italia, dietro Firenze e Milano. Un risultato poco lusinghiero dovuto a 3.200 furti, 120 furti con strappo, 2.066 furti con destrezza, 1.305 furti in abitazione, 774 in esercizi commerciali, 244 rapine, 230 denunce per spaccio. Considerando però non soltanto i residenti, ma anche il numero dei turisti presenti sul territorio, Rimini passa dal podio della criminalità alle ultime posizioni, piazzandosi al 102esimo posto. Così la provincia passa da quasi 6mila denunce per ogni 10mila persone presenti sul territorio ad appena 120.
(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});
Il sindaco Gnassi parla di “una novità che sgombra il campo da tante e troppe strumentalizzazioni. Rimini si trova nella parte virtuosa della classifica ponderata insieme a realtà come Venezia, Aosta, Trento e Bolzano”. Evidenzia inoltre il calo delle denunce presentate, il “secondo più consistente in Emilia-Romagna e la conferma di una discesa costante da 6 anni”.
“Qualcosa sta cambiando” anche secondo il Sindacato autonomo di polizia. “Un risultato frutto del lavoro di donne e uomini in divisa che hanno dato il massimo affinché Rimini possa essere più sicura”, afferma. “Il riconoscimento delle peculiarità del territorio votato al turismo con l’invio di nuovo personale, l’organizzazione dei servizi sul territorio – rimarca il Sap -, ha sicuramente dato i suoi frutti”. “Tuttavia – mette in allerta - dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione poiché nei prossimi anni i pensionamenti che avverranno potrebbero azzerare portare in negativo il numero di personale rispetto ai nuovi innesti”.