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Criminalità: Rimini terza. Sadegholvaad: “Da noi denunce in costante calo dal 2013”

di Maria Letizia Camparsi
25 ott 2021

Milano è la città con l'indice di criminalità più alto d'Italia nel 2020. Al secondo posto Bologna supera Rimini, che la segue al terzo. La più virtuosa è invece Oristano. La classifica si basa sul totale dei delitti commessi e denunciati ogni 100mila abitanti. Pronto il commento del neosindaco della città romagnola Sadegholvaad, che sottolinea: “Tra i principali fattori che determinano l'ordine dell'elenco c'è la propensione alla denuncia, sinonimo di fiducia nelle istituzioni, e l'impatto statistico dei flussi turistici. A Rimini comunque continuano a diminuire le denunce all'interno di un trend in costante calo dal 2013”.



In generale, nei primi sei mesi di quest'anno crescono i delitti rispetto all'anno scorso, ma a registrare un balzo consistente è soprattutto il crimine digitale, che pesa quasi la metà rispetto ai fenomeno predatori, in particolare i furti. I dati su questi ultimi sono in calo del 36% rispetto al 2019 – ultimo anno senza lockdown – ma tornano a salire nel 2021, soprattutto i furti con strappo (+35%), quelli di moto e auto. Riprendono in parallelo le rapine, anche se con numeri ridotti, mentre diminuiscono i furti nelle abitazioni.

Allerta sulle violenze: quelle sessuali crescono dell'1% rispetto al 2019. Preoccupa poi l'aumento di minacce, percosse e lesioni. Invariati gli omicidi volontari. Drammatico l'aumento delle morti sul lavoro: 38 nel primo semestre del 2021 contro le 28 dello stesso periodo 2019. Per quanto riguarda gli stupefacenti, lo spaccio cala del 16%, mentre aumenta la produzione e il traffico, +8%. Nel complesso, l'incidenza di persone denunciate, arrestate o fermate ogni 100 delitti denunciati è aumentata del 20% rispetto al 2019.




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