LAVORO

Crisi Ceramica Del Conca: lavoratori di San Clemente spostati a rotazione a Modena

Accordo per salvaguardare i posti di lavoro, mentre l'Azienda replica sulle tredicesime a Savignano "Saranno regolarmente erogate"

Crisi Ceramica Del Conca: lavoratori di San Clemente spostati a rotazione a Modena.

Le Ceramiche Del Conca affrontano una crisi che coinvolge i due siti produttivi di San Clemente, a Rimini, e Savignano sul Panaro, in provincia di Modena, con circa 350 dipendenti complessivi. La situazione ha portato all’apertura di una cassa integrazione straordinaria per calo di ordini, della durata di 10 mesi a partire dal 10 dicembre. Sulla vicenda riportata dalla stampa locale risponde l'azienda in una nota: "L’intervento della cassa integrazione richiesto a partire dal prossimo 9 dicembre prevede, ad oggi, un coinvolgimento per i lavoratori di Savignano limitato ai primi mesi del nuovo anno per poi ripartire a pieno regime. Rispetto a quanto erroneamente riportato sulle edizioni del Carlino di oggi (26 nov ’24), Del Conca precisa che la tredicesima mensilità 2024 sarà regolarmente erogata e non è mai stata messa in discussione.

Le distanze con la Filctem Cgil e la Rsu di Savignano si sono invece registrate in merito ai ratei di tredicesima da maturare durante la CIGS, non previsti dalla normativa: per compensare tale disagio e sostenere i lavoratori l’Azienda ha proposto misure economiche alternative sostanzialmente equivalenti. 

Le assemblee dei lavoratori a Savignano hanno rifiutato il mandato per firmare l’accordo sulla Cigs, che sarà discusso il 2 dicembre in Regione, e deciso di avviare iniziative di lotta per ottenere condizioni migliori. Il segretario Filctem Cgil di Vignola, Sergio Greco, sottolinea che "l’azienda non ha problemi finanziari ma nega un riconoscimento consolidato, aumentando il malcontento tra i dipendenti".

Per la Del Conca l'iniziativa indetta dal sindacato e dalla Rsu 'sorprende, pertanto, alla luce delle disponibilità presentate e rappresenta una discontinuità con le costruttive relazioni industriali che hanno accompagnato la storia della sede di Savignano".

L’accordo raggiunto tra sindacati e proprietà a San Clemente prevede incentivi per esuberi volontari, ma soprattutto la salvaguardia dei 99 posti di lavoro attraverso un sistema di rotazione presso l’impianto ex Pastorelli nel Modenese, dove servono 60 figure aggiuntive. I lavoratori si sposteranno per 1-2 settimane per poi tornare, con spese di trasporto e alloggio coperte dall’azienda.

La soluzione permetterà ai dipendenti di San Clemente di mantenere il 50% dello stipendio, con il resto coperto dalla cassa integrazione. Nel frattempo, il sito riminese sospenderà la produzione per lavori di riorganizzazione, mantenendo operativi uffici e magazzino. "Un accordo positivo che garantisce l’occupazione e aiuta a superare la crisi del settore ceramico", commenta Riccardo Giunchi, segretario Filctem Cgil di Rimini.

Il problema della produzione resta, a differenza di quanto accade per lo stabilimento di Modena, dove da febbraio comincerà una produzione a ciclo continuo - afferma ancora Giunchi -. Qui a San Clemente, il prodotto ha subito la forte concorrenza dei paesi orientali. Se nei prossimi dieci mesi l’azienda non penserà a una soluzione ci ritroveremo punto e a capo. E lì il problema sarà serio”.

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