Da 50 scienziati appello a governo su sicurezza elettromagnetica
"Aumento limiti in Cdm lunedì è scelta irrazionale e pericolosa"
Oltre 50 scienziati esperti di effetti biologici dei campi elettromagnetici hanno firmato un appello rivolto al governo per chiedere di adottare limiti di legge adeguati a proteggere la salute della popolazione, a fronte dell'ipotesi di innalzare i limiti elettromagnetici dagli attuali 6 V/m nell'ambito del decreto Asset in Consiglio dei ministri domani. "Abbiamo deciso di scrivere questo appello appena saputo che il governo stava valutando un aumento dei limiti di legge per la radiofrequenza per promuovere lo sviluppo della rete 5G - dichiara Fiorenzo Marinelli, già ricercatore dell'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna -. Un aumento dei limiti sarebbe una scelta del tutto irrazionale e pericolosa per la salute pubblica, visto che la ricerca scientifica ha dimostrato che gli attuali standard di sicurezza sono inadeguati".
"La notizia che il Governo sta prendendo in considerazione la possibilità di aumentare il valore di attenzione di 6 V/m per i luoghi di vita dove si permane più di 4 ore è motivo di grande preoccupazione. I nostri studi, e più in generale le ricerche internazionali - si legge nell'appello - da almeno 20 anni hanno ampiamente dimostrato che le esposizioni alla radiofrequenza, anche al di sotto degli attuali standard di sicurezza, producono danni alla salute e riducono i livelli di benessere nella popolazione. Gruppi di scienziati e il Consiglio d'Europa (Raccomandazione n° 1815 del 2011) hanno diramato appelli per richiedere la riduzione immediata dei limiti di esposizione della popolazione a 0,6 V/m, per garantire la salute pubblica e, in particolare, l'incolumità dei soggetti vulnerabili come i bambini, le donne in gravidanza, i malati cronici, i malati di tumore e gli elettrosensibili". Hanno sottoscritto l'appello, tra gli altri, il professore emerito Henry Lai dell'Università di Washington, editor della rivista Bioelettromagnetics e l'ex direttore dell'Agenzia Europea per la Protezione Ambientale David Gee.
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