Da lunedì quasi tutta Italia diventa 'gialla'. Iss, con prima dose -95% decessi, -90% ricoveri
Continua a migliorare la situazione Covid in Italia. Il tasso di positività scende al 2,5% e l'Italia si prepara a diventare quasi tutta gialla da lunedì tranne la valle d'Aosta che resterà arancione. Il bollettino italiano di ieri parla di 7.567 nuovi contagi ma a fronte di quasi 300.000 tamponi. Nelle persone vaccinate il rischio di infezione da Sars-CoV2, di ricovero e di decesso, diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane. A partire dai 35 giorni dall'inizio del ciclo vaccinale si osserva una riduzione dell'80% delle infezioni, del 90% dei ricoveri e del 95% dei decessi sia negli uomini che nelle donne e in persone di diverse fasce di età. Da domani chi arriva in Italia dai Paesi dell'Unione Europea, ma anche da Gran Bretagna e Israele, non avrà l'obbligo della quarantena. Di questo passo, secondo il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, si potrà "progressivamente arrivare a superare la misura del coprifuoco".
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Non è escluso che già dalla riunione della cabina di regia di lunedì possa arrivare uno slittamento alle 23. Le vaccinazioni vanno avanti con buona parte delle regioni che hanno aperto le prenotazioni per i quarantenni e la Lombardia che ha annunciato per il 2 giugno il via a quelle per i ragazzi tra i 16 e i 29 anni. Il direttore della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, ha sottolineato che bisogna vaccinarsi il più possibile, in fretta e con ogni vaccino disponibile. Negli Stati Uniti secondo la maggioranza degli epidemiologi, nonostante la campagna vaccinale stia avanzando nel Paese, le mascherine al chiuso andranno tenute ancora per un anno.