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Dall'Unione Europea 446,6 milioni di euro all'Italia per le calamità naturali del 2023

Quasi 400 milioni all'Emilia Romagna per le inondazioni di maggio

di Francesca Biliotti
27 ago 2024

Subito una buona notizia, dall'Unione Europea propongono di erogare 446,6 milioni di euro per aiutare l'Italia a riprendersi dalle calamità naturali del 2023. Di questi 378,8 riguarderanno le inondazioni in Emilia-Romagna e altri 67,8 milioni la Toscana per quelle di ottobre e novembre.

L'Europa, inoltre, attende l'indicazione dal governo italiano sul nome di chi entrerà nella nuova commissione guidata da Ursula von der Leyen: c'è sempre il ministro Raffaele Fitto in pole position, la scadenza per inviare la lettera è il 30 agosto. Stessa data in cui è già stato fissato un vertice di maggioranza, nel quale gli alleati si ritroveranno dopo la pausa estiva, i ministri Tajani e Salvini dopo le punzecchiature estive sullo ius scholae, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo le due settimane di vacanza, durante le quali ha tenuto banco anche la separazione tra la sorella Arianna e il cognato Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura.

L'Europa attende parole chiare anche sulla questione balneari, o sarà infrazione per l'Italia. Settembre però è soprattutto il mese della manovra economica: per confermare gli sgravi sui redditi medio-bassi, come il taglio del cuneo fiscale e il bonus mamme, servono 18 miliardi di euro, e c'è da fare i conti col nuovo patto di stabilità, altri dieci miliardi.

A pesare sono sempre le pensioni, che costano trecento miliardi l'anno, più di un terzo del bilancio pubblico. Nonostante il gran chiacchiericcio estivo, lo ius scholae non sarà al centro del vertice di maggioranza: ma c'è chi vorrebbe stanare Forza Italia su questo terreno. Azione infatti, ha annunciato col suo leader Carlo Calenda che presenterà una proposta di legge negli esatti termini richiesti da Forza Italia perché, scrive, “questo balletto sulla pelle di 560mila ragazzi che studiano nelle nostre scuole è un tantino indecente”. Tajani rimarrà coerente con quanto detto oppure si rimangerà tutto? C'è anche l'impasse Rai da risolvere: il consiglio d'amministrazione è scaduto, la presidente si è dimessa, e ancora non sono state avviate le procedure per le nuove nomine. Le Camere, prima di chiudere i battenti, hanno fissato a settembre le sedute per votare i consiglieri.





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