Danni ingenti, l'Emilia-Romagna chiede lo stato d'emergenza dopo la grandinata
L'Emilia-Romagna chiederà lo stato d'emergenza dopo la grandinata che ha colpito ieri Modenese, Bolognese, ma anche altre aree della regione. Domani la Protezione civile regionale inizierà la ricognizione dei danni pubblici e privati, in raccordo con i Comuni interessati e i Vigili del fuoco. Entro la settimana tutta la documentazione sarà inviata a Roma per la richiesta di un nuovo stato di emergenza nazionale, dopo quello del mese scorso. I fenomeni hanno provocato allagamenti, ritardi nel trasporto ferroviario, caduta di alberi, rottura di vetri delle case e parabrezza delle auto. Gravi danni si sono registrati anche per l'agricoltura, in particolare per il grano, gli alberi da frutto e i vigneti dal reggiano al faentino.
Nel Modenese - informa Coldiretti Emilia Romagna - sono stati colpiti soprattutto i vigneti, completamente imbiancati dalla grandine, caduta in taluni casi con chicchi più grandi di una pallina da golf. Danni si registrano anche sui pereti con alberi spogliati e frutti caduti, sul frumento che è stato allettato proprio all'inizio della mietitura e su mais e sorgo che sono stati completamente defogliati. Problemi anche nel Bolognese nelle zone di San Giovanni in Persiceto e Medicina con danni diffusi su sementi, carote, cipolle, patate e bietoloni. Nel Ravennate le più colpite sono state le pesche e le susine. Anche in Romagna il forte vento ha allettato campi di grano pronto alla mietitura.
Intanto vengono resi noti i numeri degli interventi dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Bologna per il violento nubifragio che ieri pomeriggio ha colpito città e provincia. Dalle 20 di ieri sera alle 8 di questa mattina sono stati circa 140. Contando quelli durante l'emergenza, si sono superati i 200 interventi complessivi solo nel Bolognese. Alberi pericolanti, rami caduti, allagamenti di strade e cantine, infissi, tapparelle e lucernari delle mansarde o delle soffitte dei condomini danneggiati.