Decreto aiuti, ripristinato il tetto massimo agli stipendi dei pubblici dirigenti
Anche il presidente Mattarella avrebbe giudicato inopportuna la norma che eliminava il limite
La discussione al decreto aiuti riprende nel pomeriggio, ma non ci sarà più la deroga al tetto di 240mila euro per gli stipendi dei dirigenti della Pubblica Amministrazione. La commissione bilancio alla Camera infatti ha approvato l'emendamento che sopprime la norma che era stata introdotta in Senato, e che non poneva più limiti agli stipendi dei pubblici dirigenti. Ma perfino il presidente della Repubblica Mattarella, in una conversazione con Draghi, avrebbe giudicato inopportuna questa norma. Ripristinato dunque il limite massimo di 240mila euro. Intanto fa discutere il rapporto dell'intelligence Usa secondo cui, dal 2014, la Russia avrebbe finanziato con 300 milioni di dollari i partiti di diversi Paesi del mondo. “Al momento l'Italia non risulta coinvolta, ma le cose possono sempre cambiare” dice il senatore Adolfo Urso, presidente del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza, da lui convocato per domani per un'audizione di Franco Gabrielli. “Si facciano nomi e cognomi o è solo veleno sul voto”, commenta Raffaele Fitto europarlamentare di Fratelli d'Italia.
Nel video le interviste a Giuseppe Conte, M5S; Raffaele Fitto, co-presidente gruppo Ecr