POLITICA ITALIA

Decreto Romagna alla Camera, ma l'aula è quasi vuota

Si stanziano i primi fondi per le zone alluvionate. Pnrr, chiesta la modifica della terza rata. Alfieri (Pd): "Il governo non riesce a centrare gli obiettivi"

L'aula di Montecitorio è quasi vuota quando inizia la conversione in legge del decreto sugli interventi per fronteggiare l'emergenza alluvione in Emilia-Romagna, e in misura minore in Toscana e Marche. Il relatore di maggioranza ripercorre quanto licenziato in commissione, “in un clima molto collaborativo”, ha sottolineato il deputato di Fratelli d'Italia Mauro Rotelli, che ha ripercorso i principali interventi a sostegno delle zone alluvionate: 1 miliardo e 28 milioni per il 2023, 750 milioni per il 2024 e 841 per il 2025. I cordoni della borsa li terrà il commissario per la ricostruzione, generale Figliuolo, che dalle zone alluvionate annuncia di voler coprire tutte le spese per i lavori di somma urgenza, davanti ai tanti sindaci che temevano di finire in default per aver impiegato le risorse comunali per far fronte alle prime spese. La provincia di Forlì-Cesena ad esempio ha già svolto lavori per 4 milioni e presto ne attiverà per altri 2.

E mentre in Senato il ministro Salvini annuncia di voler arrivare fino alla revoca della patente per chi abbandona animali domestici su strada, sul Pnrr la cabina di regia di nuovo convocata oggi modifica la proposta sulla terza rata, erano 19 miliardi in cambio di 55 obiettivi da raggiungere. Ma proprio la nota di Palazzo Chigi parla ora di “54 obiettivi per 18,5 miliardi, mentre la quarta saranno 28 obiettivi per 16,5 miliardi”. Attacca il senatore Alfieri, responsabile Pnrr per il Partito Democratico: “Il governo costretto a rinunciare a 500 milioni perché non in grado di centrare gli obiettivi della terza rata”. La modifica riguarda la riforma degli alloggi per studenti, e si arrabbia l'Unione degli universitari, “l'avevamo detto di non dare milioni ai privati, spesso per posti letto già esistenti”, scrive. “Le modifiche non avranno alcun impatto – assicura il governo – incasseremo per intero i 35 miliardi previsti per il 2023”. Ci si mette anche S&P Global Ratings infine, per dire che Spagna e Italia sono in ritardo, perché a fine 2022 avevano utilizzato rispettivamente solo il 10% e il 20% delle risorse disponibili.

Nel video gli interventi alla Camera di Agostino Santillo, deputato M5S

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