Tema caldo, così come caldo è il dibattito alimentato dalla fotografia drammatica della situazione carceraria nello stivale, con 61.500 detenuti per 51.200 posti regolamentari (sono oltre 10mila in meno) e con il dato record dei decessi dietro le sbarre: 107, 49 per suicidio.
Sul tavolo dell'esecutivo le proposte contro il sovraffollamento, puntano principalmente alle pene alternative, potenziando il ruolo della rete delle comunità. Verrà infatti istituito un albo delle strutture che potranno accogliere alcune tipologie di detenuti – come quelli con residuo di pena basso, i tossicodipendenti e quelli condannati per determinati reati.
Sono le linee della bozza del decreto carceri che sarà discusso oggi in Consiglio dei Ministri. Ancora, la semplificazione e lo snellimento delle procedure, in particolare, per la concessione della liberazione anticipata (o di misure alternative) che potrebbe diventare automatica. Altro fronte, quello della formazione degli agenti e nuove norme sulle assunzioni di personale, tra dirigenti e polizia penitenziaria. Proprio questa mattina, Il segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo si e' incatenato davanti alla sede del ministero di Giustizia esponendo la bandiera italiana per riaccendere l'attenzione politico-istituzionale su una emergenza ha toccato livelli mai registrati in passato.