Detrazione pillola anticoncezionale, a maggio la decisione dell'Aifa
Le donne in Italia spendono di tasca propria ogni anno 230 milioni in contraccettivi orali
La decisione finale sulla rimborsabilità della pillola anticoncezionale "non è all'ordine del giorno del Consiglio di amministrazione di oggi dell'Aifa ma sarà quasi sicuramente al prossimo. L'autorizzazione, infatti, ha un impatto consistente sulla spesa, pari a 140 milioni di euro l'anno, quindi è normale che il Cda si prenda i giorni necessari a studiare la documentazione". Lo spiega all'ANSA Giovanna Scroccaro, la presidente del Comitato prezzi e rimborso dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Le donne in Italia spendono di tasca propria ogni anno 230 milioni in contraccettivi orali per 14,5 milioni di confezioni vendute. "Il Comitato prezzi di Aifa ha fatto una serie di valutazioni economiche su quanto impatterebbe il rimborso. Nel documento che stiamo finalizzando per l'invio agli uffici del Cda - precisa Scroccaro - abbiamo fatto diverse simulazioni per valutare la sostenibilità dell'operazione sulla spesa. La soluzione che abbiamo trovato garantisce una buona disponibilità di tipologie di contraccettivi, anche se non tutti".
La scelta di non calendarizzare la decisione definitiva nel Cda di oggi pomeriggio "non è disinteresse o scelta politica ma la decisione di prendere il tempo necessario per capire come garantire la sostenibilità di questa misura straordinaria che arriva in un momento in cui le regioni sono in difficoltà finanziarie. Entro le prime due o tre settimane di maggio dovrebbe esserci la nuova riunione del cda, in cui probabilmente si arriverà alla decisione finale". Quanto alle polemiche sulla pertinenza o meno di una scelta così importante nel momento in cui le Commissioni sono in scadenza (il 30 giugno), l'esperta spiega: "Il Comitato Prezzi di Aifa fa valutazioni prettamente economiche e non entra in valutazioni tecniche o etiche. La Commissione Tecnica di Aifa aveva già dato il via libera 5 o 6 mesi fa al rimborso degli anticoncezionali orali. Il tema era arrivato sul tavolo della Comitato prezzi di Aifa fa valutazioni prettamente economiche. Quindi anche se in scadenza era giusto lavorare su questo e chiudere i capitoli aperti".
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