Dichiarazione di Ancona tra Italia, Slovenia e Croazia. Tajani su Ucraina: “Nella NATO dopo la guerra”
Non si fermano intanto gli sbarchi a Lampedusa: nella notte 571 i migranti arrivati sull'isola
Impegno a rafforzare il coordinamento in tema di sicurezza marittima, focus sulla cooperazione economica e collaborazione dei sistemi portuali. Sono questi gli aspetti principali della dichiarazione di Ancona, firmata questa mattina dal ministro degli esteri Antonio Tajani con i colleghi di Lubiana e Zagabria. Tutto questo mentre proseguono gli sbarchi a Lampedusa: 571 i migranti arrivati nelle ultime ore. Le ultime imbarcazioni soccorse nella notte trasportavano profughi provenienti da Mali, Guinea, Burkina Faso, Costa d'Avorio e Sudan. Ribadita inoltre la volontà di arrivare a una soluzione comune europea: "Abbiamo guardato con attenzione anche a ciò che accade in Africa – afferma Tajani - perché la questione migratoria si risolve solo se si agisce affrontandone le cause".
"Le misure concrete sono legate alla collaborazione tra tre paesi - afferma Tajani - che sono sulla rotta balcanica, rinforzando la collaborazione tra forze di polizia, rinforzando i controlli, ma rinforzando anche i controlli esterni".
Altro tema di grande importanza è la tutela del mare: “Essenziale – dichiara - attuare misure dal punto di vista ambientale". Per quanto riguarda la politica estera ribadito il sostegno a Kiev, ma su un eventuale ingresso dell'Ucraina nella NATO Tajani rimanda la decisione a dopo la guerra: "Io credo che la scelta più giusta - afferma Tajani - sia quella di dar vita ad un consiglio NATO - Ucraina per preparare il terreno ad una futura adesione che dovrà per forza avvenire dopo la guerra".
Nel servizio l'intervista ad Antonio Tajani (Ministro per gli Affari Esteri)
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