Distacco Sassofeltrio-Montecopiolo, i promotori contro Ceriscioli: "vuole imporre la sua volontà con firme fantasma"
In un comunicato stampa i comitati promotori per l'annessione di Sassofeltrio e Montecopiolo all'Emilia-Romagna si scagliano contro il Governatore della Marche Luca Ceriscioli. Il rappresentante della Regione aveva chiesto al Presidente del Senato Casellati di sospendere dell'iter dopo aver annunciato 1047 firme raccolte nei due comuni per fermare il distacco.
I comitati promotori, in una nota, chiariscono che in Montecopiolo le firme raccolte non sono state protocollate e non possono quindi essere sottoposte ad alcun controllo. Le firme annunciate sarebbero comunque 426, pari solo al 41% della popolazione. Per quanto riguarda le firme presentate in Sassofeltrio, il Comune ha potuto verificare 350 firme ma, secondo i promotori, sono state riscontrate "numerose irregolarità che hanno dato avvio ad un procedimento giudiziario tuttora in corso".
Il comitato accusa di malafede "coloro che continuano a spacciare questi dati come la volontà espressa dalla maggioranza della popolazione". Alla base di tutto ci sarebbero, prosegue la nota, "interessi personali che nulla hanno a che vedere con il bene e gli interessi del nostro comune". Il dito viene puntato contro Ceriscioli. "È paradossale - scrivono - che colui che rappresenta l’Ente che ci ha tenuto in ostaggio per 12 anni, non concedendo un parere richiesto per legge, oggi, grazie a firme fantasma quantomeno discutibili, chieda, anzi cerchi di imporre, al Senato la sua personale volontà.
L'appello finale dei promotori si rivolge direttamente al Presidente del Senato Casellati affinché non sospenda l'iter, ricordando che la volontà di annessione all'Emilia-Romagna era stata espressa democraticamente con oltre l'80% dei voti.