Divisioni interne alla maggioranza rallentano il lavoro del governo
Importanti gli argomenti sul tavolo, come la ratifica del meccanismo europeo di stabilità e la nomina del Commissario straordinario per la ricostruzione nelle zone colpite dall'alluvione del 16 maggio
Il ministro del Lavoro Calderone getta acqua sul fuoco e cerca di smorzare le polemiche, ma è un fatto che - più che ribadire la bontà del Dl lavoro appena varato in Senato - debba affannarsi per smentire i dissidi interni alla maggioranza. Nelle ultime ore diverse ombre si sono allungate sul Governo, l'armonia tra alleati è stata messa a dura prova da una serie di votazioni in commissione, prima in Senato su decreto lavoro, per l'assenza di Forza Italia, poi sul Mes.
A Montecitorio, in commissione Esteri, è stato votato il testo base per la ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, che poi dovrà passare al vaglio dell'Aula: il testo è stato approvato grazie a una parte dell'opposizione (Pd e Terzo Polo), mentre i deputati della maggioranza hanno disertato la votazione. Sulla ratifica del Mes il centrodestra sta cercando si allungare il più possibile i tempi, anche se siamo l'unico Paese europeo ad non aver dato il via libera al Fondo salva-Stati, pensato nel 2012 come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro. Le Istituzioni Europee, ora affiancate anche dai mercati, fanno pressioni per la luce verde anche da Roma, con buona pace delle promesse in campagna elettorale di Fratelli d'Italie e Lega, che hanno sempre espresso la loro contrarietà paventando in il rischio di un “commissariamento” tipo Grecia.
Le tensioni nella maggioranza rallentano anche l'azione del governo su altre importanti questioni: ieri dal Consiglio dei Ministri - assente la Meloni, probabilmente perchè il clima si era troppo surriscaldato - è saltata la riforma del codice della strada e la nomina del Commissario straordinario per la ricostruzione nelle zone colpite dall'alluvione del 16 maggio. Se ne parlerà martedì prossimo, sempre che tra meloni e Salvini si sia trovata l'intesa, per ora raggiunta solo sul no a Bonaccini.
Nel video le dichiarazioni del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone
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