Droga: disarticolato traffico internazionale con basi in Emilia Romagna, arresti e perquisizioni in Italia e Europa
Più reti criminali – composte soprattutto da albanesi - avrebbero operato per anni, importando e distribuendo decine di quintali di cocaina, avvalendosi di aziende del settore dell’autotrasporto attive anche in Romagna. Una vasta operazione è scattata giovedì mattina ed ha portato a 27 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di soggetti residenti in Italia e all’estero, con perquisizioni e sequestri patrimoniali di appartamenti e denaro anche e contemporaneamente, in Belgio, Germania e Olanda. In Emilia Romagna avrebbero operato almeno un paio di associazioni per delinquere finalizzate al traffico internazionale di stupefacenti: una con base tra le provincie di Forlì-Cesena e Rimini - che con la presenza stabile di aziende di logistica avrebbe trasportato per anni droga dal nord Europa-, mentre l'altra nel modenese. Le due organizzazioni sarebbero state collegate tra loro e strutturate gerarchicamente attraverso una moltitudine di uomini, armi, denaro, mezzi di trasporto e, soprattutto, di basi logistiche. A dare avvio alle indagini il monitoraggio di un italiano dedito al commercio di stupefacenti, residente a Forlì, in affari con due soci albanesi nel trasporto in Europa di ingenti quantità di cocaina, mediante l’utilizzo di una società forlivese di logistica.
Di qui la ricostruzione di un’estesa e ramificata rete di trafficanti di cocaina e hashish, che avrebbe importato quintali di droga da Belgio e Spagna attraverso veicoli appositamente modificati, poi distribuita a fornitori di livello intermedio residenti fra il nord e il centro Italia. L’attività d’indagine ha permesso di documentare e raccogliere complessivamente elementi probatori su 36 episodi di importazione transnazionale di cocaina e di hashish, effettuati nel periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2021, per un peso totale pari a oltre una tonnellata di cocaina e una tonnellata di hashish. L’operazione si è svolta congiuntamente tra Forze di Polizia e Magistrature di sei Paesi membri dell’Unione Europea, sotto il coordinamento di Europol e di Eurojust. L’intera attività d’indagine ha visto l’impiego di 640 agenti di Polizia, 35 arrestati, 51 perquisizioni domiciliari.
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