È morto Niccolò Ghedini, storico avvocato di Berlusconi
Dopo una lunga malattia, è morto Niccolò Ghedini. Sessantadue anni, nato a Padova, penalista, politico e storico legale di Silvio Berlusconi. "Non ci sembra possibile ma purtroppo è così - è il ricordo commosso del presidente di Forza Italia, tra i primi ad annunciarlo sui social - Il nostro dolore è grande, immenso, quasi non possiamo crederci: tre giorni fa abbiamo lavorato ancora insieme". Quindi l'addio a "un grande, carissimo amico, un professionista eccezionale, colto e intelligentissimo, di una generosità infinita". Cordoglio anche dalla presidente del Senato, Elisabetta Casellati e sua concittadina: "Una mente arguta e sottile, un giurista raffinato e combattente, un politico di altri tempi, un uomo dall'etica autentica", lo definisce la seconda carica dello Stato, aggiungendo un personalissimo "Non ti dimenticherò mai".
L'esordio in politica nel Fronte della gioventù che faceva capo al Movimento sociale italiano. Poi il passaggio al Partito liberale e più tardi la vicinanza a FI e al Cavaliere. Nelle fila del partito azzurro, Ghedini è stato eletto nel 2001 alla Camera e poi altre tre volte, fino all'ultima legislatura, alternando lo scranno di deputato a quello di senatore. Nel 2014 entrò nel comitato di presidenza di FI e due anni dopo prese le redini del partito affiancato da Gianni Letta, durante la convalescenza del Cav operato al cuore.
Il suo operato si intrecciò col Titano quando, nel giugno del 2014, smentì qualunque rapporto economico con William Ambrogio Colombelli, l'ex console di San Marino titolare della società sammarinese Bmc Broker utilizzata – secondo l'accusa – per distribuire tangenti, sotto forma di “consulenze”, nell'inchiesta sul Mose.
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