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È morto Philippe Daverio, lo storico dell'arte aveva 71 anni

San Marino Rtv gli dedicherà il palinsesto televisivo nella serata di sabato 5 settembre

2 set 2020
È morto Philippe Daverio, lo storico dell'arte aveva 71 anni

È morto questa notte all'istituto dei Tumori di Milano lo storico dell'arte Philippe Daverio. Lo ha reso noto la regista e direttrice del Franco Parenti Andree Ruth Shammah. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, avrebbe compiuto 71 anni ad ottobre. "Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte" ha detto Shammah all'ANSA. Daverio, con il suo programma "Passepartout", è stato uno dei primi collaboratori, nel 2012, del nuovo palinsesto di San Marino Rtv. La nostra Emittente gli dedicherà la serata televisiva di sabato 5 settembre.

"Amico mio ....il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina" ha scritto Shammah su Instagram.

Il 23 luglio era uscito il suo ultimo libro "Racconto dell'arte occidentale. Dai greci alla Pop Art".

Era nato nel 1949 a Mulhouse, in Alsazia, da padre italiano e madre alsaziana, nel 1975 una galleria con il suo nome in via Monte Napoleone, a Milano, e poi una seconda a New York, una decina d'anni dopo. Da sempre attivo nell'allestimento di mostre, aveva anche pubblicato una cinquantina di libri ed era stato, dal 1993 al 1997, assessore alla cultura nella giunta Formentini del comune di Milano. 

Era anche direttore della rivista Art e Dossier oltre che autore e conduttore in tv di Passepartout, Emporio Daverio e Il Capitale. A Daverio, che è stato anche membro del Cda della Scala e a lungo giurato del premio Campiello, lo scorso giugno era stato assegnato anche il premio Chiara alla carriera.

"Una grande perdita per #Milano e per tutti - ha commentato Emanuele Fiano del Pd - . Sono molto addolorato per la sua scomparsa. Sia lieve a lui la terra". "Una gravissima perdita - ha aggiunto Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano  - per il Paese, per Milano, per la cultura, per tutti noi". Messaggio di cordoglio anche dal responsabile Cultura del Pd, Nicola Oddati, che su Twitter ha scritto: "Grande dispiacere per la morte di Philippe Daverio. Storico dell'arte brillante, poliedrico, arguto. La cultura italiana perde un protagonista".

"Con passione, competenza ed eleganza attraverso la televisione e i suoi libri ci ha fatto appassionare della nostra cultura e del nostro passato con la storia dell'arte. Ci mancherà molto". Così Lucia Borgonzoni, senatrice leghista a capo del dipartimento cultura del partito. "La scomparsa improvvisa del professor Philippe Daverio - sostiene il senatore Roberto Calderoli - lascia un vuoto enorme. Lo stimavo e lo apprezzavo come uomo e come intellettuale e docente. Una grande perdita per la nostra cultura"

"Con sagacia e passione, ha accompagnato le italiane e gli italiani nell'affascinante scoperta delle architetture, dei paesaggi, dell'espressione creativa, degli artisti, delle fonti del nostro patrimonio culturale". Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini. 

"Daverio è stato un uomo di cultura eccezionale e uno spirito libero sempre pronto a difendere il bello del nostro paese", ha commentato il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci. "Era amato da un pubblico universale perché sapeva parlare con un linguaggio coinvolgente e uno stile inconfondibile fatto di competenza, energia e passione. Mi piace ricordare che proprio Pesaro ha accolto il suo ultimo incontro pubblico a luglio, sul palco dell’edizione 2020 di Popsophia in occasione dei festeggiamenti per i 90 anni di Pier Luigi Pizzi".



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