Ecco cosa succederà dal 4 al 18 maggio: ripartenza a piccoli passi, tranne che per la scuola
Sui banchi solo a settembre. Se i contagi non tornano ad impennarsi il 18 via libera anche a negozi e musei. Parrucchieri ed estetisti dal 1 giugno
Ieri sera l'atteso discorso del presidente del Consiglio Conte sulla riapertura del 4 maggio: si procede a piccoli passi, eccezion fatta per la scuola, che fino a settembre non ripartirà. Il presidente del Consiglio si è appellato al senso di responsabilità degli italiani per iniziare a riaprire il Paese, dal 4 al 18 maggio, data in cui le riaperture, sempre che la curva dei contagi non si impenni, saranno più numerose, per negozi e musei. Gli ultimi a riaprire i battenti, il 1 giugno, saranno parrucchieri, estetisti, bar e ristoranti. Questi ultimi potranno fare asporto, ma il cibo va portato a casa e non consumato sul posto. Mascherine chirurgiche a non più di 50 centesimi, da indossare obbligatoriamente nei luoghi chiusi, in particolare mezzi pubblici, e ovunque non sia possibile rispettare il distanziamento di almeno un metro, che resta comunque la precauzione principale per evitare il contagio. Sì anche ad attività sportiva e motoria, come anche all'accesso a parchi e giardini, singolarmente e a distanza, evitando in ogni modo assembramenti. Tra regioni consentito trasferimento per esigenze lavorative e urgenze, o per rientrare presso il proprio domicilio. Chi ha più di 37 e mezzo di febbre deve obbligatoriamente restare a casa. Sì anche a funerali, preferibilmente all'aperto e con un massimo di 15 persone distanziate. Infine le attività produttive.
Nel servizio gli interventi di Giuseppe Conte presidente del Consiglio italiano, tratti dal suo discorso di ieri sera