Emergenza abitativa, l'Emilia-Romagna sostiene la rinegoziazione degli affitti
La Regione mette a disposizione 1 milione di euro per compensare il mancato introito per il proprietario: inquilino agevolato, proprietario tutelato
Un contributo regionale di un milione di euro per permettere a inquilini e proprietari di rinegoziare, al ribasso, i canoni di affitto in modo da determinare una minore spesa per l'inquilino e una minore incertezza nella riscossione dell'affitto da parte del proprietario che vedrà 'quadrare' i conti grazie allo stesso contributo messo a disposizione dall'Emilia-Romagna per compensare, in parte, la rinegoziazione.
Per far conoscere questa opportunità, è in partenza una campagna di comunicazione mirata tramite brochure in 4 lingue, manifesti, locandine e cartoline, spot radio, spot video, campagna social e inserzioni sui quotidiani locali.
Nel dettaglio, per fare domanda occorre avere un Isee in corso di validità non superiore a 35mila euro, essere titolare o contitolare del contratto di affitto ad uso abitativo registrato regolarmente da almeno un anno. La riduzione dell'affitto deve essere di almeno il 20% per una durata minima non inferiore a 6 mesi, mentre l’affitto mensile rinegoziato non può essere superiore a 800 euro. Il proprietario, a seguito della rinegoziazione, riceverà un contributo che dal 70 al 90% - con importi massimi che vanno da 1.500 a 3mila euro – a seconda della durata della rinegoziazione stessa.
"Abbiamo voluto che questa misura avesse la più ampia diffusione e che la conoscenza di questa opportunità potesse raggiungere tutti i potenziali destinatari - spiega in una nota l'assessore regionale alla Casa, Barbara Lori-. Il Programma che abbiamo avviato punta a favorire la rinegoziazione dei canoni, consentendo anche l'eventuale modifica della tipologia di contratto, allo scopo di fronteggiare le difficoltà nel pagamento del canone da parte dei nuclei familiari che si trovano in una situazione di difficoltà economica".
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