Estate in Riviera: la percezione degli albergatori tra post-Covid e caro-energia

Come è andata la stagione nelle indagini Infoalberghi Rimini e Federalberghi Riccione

Sono i dati a raccontare una estate difficile, ma anche un comparto che vuole girare pagina, nella ripresa 2022, dopo due estati segnate dal Covid; nei conti invece ancora tutti aperti con il caro-energia, con aumenti di luce dell'89% e gas del 110% rispetto al 2019. Ne parlano il Presidente Ferderalberghi Riccione, Bruno Bianchini e il Presponsabile dell'Osservatorio Turistico, Claudio Montanari.

Almeno la metà del campione – in esame, 117 strutture – dichiara un fatturato in crescita rispetto al 2019, ma anche una erosione nei guadagni. Più difficile reperire e più oneroso gestire il personale, criticità alla quale si è risposto o riducendo i servizi (su 117 strutture, chiuse 12 cucine interne, mentre in 19 hanno abbandonato la pensione completa), o aumentando il carico di lavoro sulle spalle di proprietà e familiari.

Ma c'è fiducia, segnata dalla voglia di investire. Sondaggio di settore anche a Rimini con Infoalberghi che registra preoccupazione per il futuro proprio legata al caro energia, alla guerra, ma anche l'instabilità politica e, ancora, le difficoltà di gestione del personale. Al netto di una buona stagione, che ha soddisfatto il 93% degli intervistati, l'aumento dei costi ha portato ad accrescere i prezzi, ma anche ridurre le offerte, mettere a pagamento servizi prima gratuiti, chiudere in anticipo. Anche per gli operatori riminesi, dunque, pensione completa e all-inclusive non sono più sostenibili economicamente.

Nel video, l'intervista a Claudio Montanari: Responsabile Osservatorio Turistico Riccione

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