Fase2, Conte traccia il primo bilancio: “Italiani responsabili, ma la strada è lunga”
Sull'Europa: "Sta dando prova in queste settimane di aver compreso gli errori del passato. Sarà all'altezza della sfida"
"La strada è ancora lunga, ma l’Italia riparte”, questo il pensiero del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al termine della prima giornata della Fase2, come riportato in un'intervista ad affariitaliani.it. “Al di là di singoli episodi – premette -, abbiamo riscontrato un comportamento molto responsabile da parte degli italiani”. “Ora – afferma - dobbiamo monitorare gli effetti di questa ripartenza al fine di procedere quanto prima alla riapertura delle restanti attività economiche, sempre in condizioni di massima sicurezza”. Questa infatti la vera sfida: aprire, in sicurezza, e monitorare quotidianamente la ricettività delle strutture ospedaliere.
Si potrà dunque anticipare in qualche modo il calendario fissato per la fase 2? “Non ignoro – risponde - le richieste di alcune regioni e di alcune particolari categorie di lavoratori di anticipare l’apertura delle rispettive attività. Siamo al lavoro anche per questo, avendo sempre come prioritario l’interesse generale della tutela della salute di tutti i cittadini”. Conte ammette poi ritardi nell'erogazione di fondi alle imprese, motivo per cui “nel nuovo decreto economico ci siamo concentrati su meccanismi ancora più veloci e diretti”. Ed anche le banche, sottolinea, dovranno fare la loro parte.
Conte, sollecitato dalle domande, spende due parole anche su possibili fibrillazioni in seno alla maggioranza. Riferendosi, più o meno implicitamente a Matteo Renzi, il premier dice: “Ben vengano suggerimenti e stimoli” E aggiunge: “Nessuno degli alleati può avere interesse a compromettere l’azione di governo, sarebbe incomprensibile agli occhi dei cittadini”. Riguardo all'Europa: “L’Unione europea sta dando prova in queste settimane di aver compreso gli errori del passato. Sono fiducioso che saprà essere all’altezza di questa sfida storica”. Riguardo alle accuse di Trump alla Cina, Conte si affida alla sua diplomazia: “A tempo debito sarà inevitabile accertare eventuali responsabilità. Per il momento riteniamo prioritario favorire il più possibile la collaborazione internazionale quale strumento fondamentale per sconfiggere il virus e per tutelare la salute globale”.