Festa del Cinema, Martin Scorsese sceglie i suoi film italiani del cuore
Ancora una giornata di stelle alla Festa del Cinema.
Il regista Barry Jenkins, appena 40 anni il prossimo anno, torna dopo aver vinto l'Oscar con “Moonlight” con il suo nuovo film “Se la strada potesse parlare”, tratto dal romanzo di James Baldwin, per raccontare cosa volesse dire essere neri negli Stati Uniti degli anni '70. Una storia d'amore e sopravvivenza, toccante e anche frustrante.
Ma la star della giornata è stato sicuramente Martin Scorsese, che ha ricevuto il premio alla carriera ed ha scelto 9 film italiani che lo hanno formato come regista oggi tra i più amati e seguiti, da “Umberto D” di De Sica a “Accattone” di Pasolini, dal felliniano “Le notti di Cabiria” a “Il gattopardo” di Visconti fino a “Divorzio all'italiana” di Germi. Completano la scelta "Salvatore Giuliano", "La presa al potere di Luigi XIV", "Il posto", e "L’eclissi".
Ma anche oggi, assicura, si fa strada una nuova generazione assai promettente.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista al regista Martin Scorsese