Festa privata finisce in violenza: 21enne aggredito dopo un insulto omofobo
Frattura della mandibola e ricovero in ospedale per il giovane. A processo per lesioni gravissime un maggiorenne e un minorenne, mentre si apre anche un caso parallelo per lesioni reciproche.
Gli rivolge un insulto omofobo e l'altro gli spacca la mascella. Sarebbe successo durante una festa privata ad un ragazzo di 21 anni, che difeso dall'avvocato Giovanna Ollà, ha denunciato due dei suoi presunti assalitori.
Tutto ha inizio la sera del 18 dicembre dello scorso anno, quando il 21enne invitato dal padrone di casa partecipa ad un aperitivo con musica. La serata era iniziata intorno alle 21 e - stando al racconto del giovane - a quell'ora tutti i partecipanti sarebbero stati già ubriachi. Verso la mezzanotte, per riavviare la musica il 21enne sarebbe entrato in una camera dell'abitazione dove - a suo dire - vi sarebbero stati due ragazzi e una ragazza che stavano chiacchierando tra loro stesi sul letto. Ad un certo punta "senza alcuna finalità offensiva - racconta il 21enne nella sua querela - mi sono rivolto ad uno dei due ragazzi apostrofandolo" con un epiteto omofobo. Allora i due ragazzi sul letto si sarebbero alzati di scatto per avere ragione dell'insulto e dopo averlo spintonato uno dei due gli avrebbe tirato un pugno al volto, alla mascella, alla fronte e al collo. Solo l'intervento dei compagni alla festa avrebbe evitato il peggio.
Ricoverato e trasportato all'ospedale 'Bufalini' di Cesena il ragazzo è stato operato al volto per la frattura della mandibola e una volta dimesso ha presentato denuncia. A processo quindi per lesioni gravissime sono finiti due ragazzi, un maggiorenne davanti al Tribunale di Rimini difeso dall'avvocato Giovanni Benzi e un minorenne per cui si procede separatamente davanti al Tribunale dei minori di Bologna. Lunedì pomeriggio sono stati ascoltati i testimoni della Procura. Procede invece parallelo un altro procedimento davanti al Giudice di Pace in cui il giovane con la mascella operata sarebbe stato tirato in ballo dal presunto aggressore per lesioni dovute ad un calcio.
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