Gabrielli al Copasir: nessun riferimento a partiti italiani per i fondi russi
Di Maio chiede una commissione d'inchiesta, Salvini gli replica: "Passa il tempo a fare l'ape Maia in pizzeria"
In un'aula quasi al completo, per l'ultima seduta della diciottesima legislatura, via libera al decreto legge aiuti bis, con 322 voti a favore, 13 contrari e 45 astenuti. Il testo dovrà tornare in Senato per la terza lettura: alla Camera, infatti, è stata eliminata la norma introdotta proprio in Senato che eliminava il tetto per gli stipendi dei vertici della Pubblica amministrazione, e le due Camere devono approvare un testo identico. Fratelli d'Italia si è astenuta, Alternativa ha votato contro. Si continua a parlare dei fondi russi ai partiti, in mattinata ricevuto al Copasir l'Autorità delegata alla sicurezza, Franco Gabrielli, che dopo un'ora e mezzo di audizione ha riferito che non ci sono riferimenti a partiti italiani nelle carte, come conferma anche il presidente Copasir senatore Adolfo Urso. Il sospetto infatti, era che la Russia possa aver finanziato partiti o leader italiani. Il ministro Di Maio, Impegno Civico, chiede una commissione d'inchiesta. Non si scompone Matteo Salvini, anzi, rilancia. Per il leader del M5S Giuseppe Conte occorre maneggiare la questione con cura: “Non vorrei – dice – che si arrivasse ad un inquinamento delle elezioni con queste insinuazioni che spero siano tutte false”. Tra l'altro nella votazione del Parlamento Ue che condanna Orban poiché “l'Ungheria non è più una democrazia”, Lega e Fratelli d'Italia hanno votato contro.
Nel video l'intervista a Matteo Salvini, Lega
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