"DOSSIER ENERGIA"

Gas: di fronte alla Romagna 60 piattaforme ma solo la metà è operativa

Franco Nanni, Presidente Roca: "La produzione di gas potrebbe passare da 3 a 15 miliardi di metri cubi all'anno"

Di fronte alle coste della Romagna sono circa una sessantina le piattaforme per l'estrazione di gas, ma solo una metà stanno effettivamente operando, peraltro a regime ridotto. Dal 1992, quanto la produzione di metano era il quadruplo di oggi, a Ravenna è operativo il Roca e cioè l'associazione che rappresenta contrattisti e fornitori nel settore offshore per la progettazione, costruzione, installazione e manutenzione delle strutture.

“Con la legge del 2019 – spiega il Presidente del Roca, Franco Nanni molti pozzi non possono produrre gas perché hanno bisogno di manutenzione e interventi che non si possono fare. L'Italia, nel 2021, ha consumato circa 74 miliardi di metri cubi e ne ha prodotti 3,2. Tutto il resto è importato. Abbiamo mandato una lettera al Ministro Cingolani chiedendo di sbloccare urgentemente le attività e soprattutto la ricerca per fare nuove piattaforme. La produzione di gas domestico potrebbe infatti arrivare in qualche anno a 15 miliardi”. Un incremento, quindi, del 500%.

L'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, ad inizio aprile, ha approvato intanto una risoluzione per riattivare i canali di estrazione esistenti in Adriatico con una maggioranza inedita. Il documento, proposto da Fratelli d'Italia, è stato infatti sostenuto da Pd, Lega e Forza Italia. Contrari, Emilia Romagna Coraggiosa, Verdi e Movimento Cinque Stelle.

Sentiamo Franco Nanni, Presidente del Roca

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