In meno di un mese dalle elezioni il governo è cosa fatta e domani mattina giurerà al Quirinale nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha conferito l'incarico alla prima donna che nella storia della Repubblica italiana ricoprirà la carica di presidente del Consiglio: Giorgia Meloni. La prima riunione del Consiglio dei ministri già domenica mattina, dopo la tradizione cerimonia della campanella, il passaggio di consegne tra il presidente uscente Mario Draghi e la presidente Meloni. Le consultazioni sono durate appena due giorni, questa mattina la delegazione al completo del centrodestra si è intrattenuta solo una decina di minuti col capo dello Stato, giusto il tempo di indicare Meloni come presidente prescelta, poi la convocazione pomeridiana, durata un'ora, nel corso della quale è stata sviscerata la lista dei ministri, letta poi dalla leader di Fratelli d'Italia.
Tante conferme ai nomi già usciti, e qualche sorpresa, soprattutto sui nomi dei ministeri, che in parecchi casi cambiano denominazione. Agli Esteri dunque Antonio Tajani, che sarà anche vice presidente del Consiglio; Matteo Salvini alle Infrastrutture, secondo vice; il prefetto Matteo Piantedosi all'Interno, all'Economia Giancarlo Giorgetti, alla Giustizia Carlo Nordio, e su questa casella ha avuto dunque la meglio Giorgia Meloni su Forza Italia, visto che appena due giorni fa Silvio Berlusconi aveva parlato di “accordo fatto” per Elisabetta Casellati come Guardasigilli. L'ex presidente del Senato sarà invece ministra per le Riforme istituzionali. Alla Difesa Guido Crosetto, che era stato dato per certo al ministero dello Sviluppo economico, che invece andrà ad Adolfo Urso, sempre di Fratelli d'Italia. Qui la prima sorpresa, il Mise diventa ministero delle Imprese e del Made in Italy, così come il ministero delle politiche agricole, che va a Francesco Lollobrigida, diventa dell'Agricoltura e delle Sovranità alimentari. Ministro dell'Ambiente Paolo Zangrillo, fratello di Alberto, medico personale di Berlusconi; al Lavoro Marina Calderone, all'Università e Ricerca Anna Maria Bernini; cambia anche il ministero dell'Istruzione che diventa dell'Istruzione e del Merito, dove va Giuseppe Valditara; il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano alla Cultura, Daniela Santanché al Turismo, alla Salute Orazio Schillaci, già Rettore dell'Università Tor Vergata di Roma. Tra i ministeri senza portafoglio, da segnalare quello per le Politiche del mare e per il sud, a Sebastiano Musumeci; per la Disabilità ad Alessandra Locatelli, e per la Famiglia, Natalità e Pari Opportunità a Eugenia Maria Roccella.
Aggiornamento: "A causa di un errore di trascrizione nella stesura della lista dei ministri sono stati erroneamente invertiti due nomi. Di seguito l'indicazione corretta: senatore Gilberto Pichetto Fratin: ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica; onorevole Paolo Zangrillo ministro della Pubblica amministrazione". Lo precisa l'ufficio stampa della premier incaricata Giorgia Meloni (FdI).