Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate: cerimonia in centro a Rimini
Celebrazioni in tutta Italia
La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l'odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l'Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale". Arrivano fino a Rimini le parole del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, pronunciate nella Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate e ricordate dal Prefetto di Rimini, Giuseppe Forlenza.
In piazza Cavour la Cerimonia ufficiale di livello provinciale alla presenza di autorità religiose, civili e militari. Osservati riti ed onori: l'alzabandiera, l’Inno Nazionale eseguito dalla Banda della Città di Rimini e, quest’anno, il sorvolo degli aerei del 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”, omaggio di rientro da una attività addestrativa.
Poi la deposizione della corona d’alloro alla lapide commemorativa dei Caduti di tutte le guerre. Nel suo intervento il Prefetto ha sottolineato l’importanza e la necessità di continuare a ricordare, soprattutto ora che non vi sono più testimonianze viventi, una data fondamentale per l'Italia capace di reagire, alle avversità – anche le più gravi, come quelle di un conflitto – che la Storia ciclicamente propone. Quindi l'attualità in un passaggio: “alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani”.
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