Giornata internazionale degli stagisti: raccomandazione del Parlamento Europeo contro la pratica degli stage gratuiti
Il 10 novembre, si celebra la Giornata internazionale degli stagisti, ideata dall’associazione InternsGoPro e dallo European Youth Forum e promossa da alcune realtà, tra cui la Repubblica degli Stagisti in Italia. La prima International Interns’ Day si è svolta nel 2015. La giornata nasce con l’obiettivo di tutelare e difendere la categoria degli stagisti e tirocinanti, spesso ignorata e sottovalutata sia dal mondo politico che anche da quello sindacale.
Se lo stage può considerarsi un anello di congiunzione tra la formazione universitaria e il mondo del lavoro, è anche vero che su di esso pesa un pregiudizio culturale e sociale: l’idea del giovane da sfruttare poiché è naturale che esso abbia una piena vocazione al volontariato. Che tale visione sia inaccettabile e vada riformata lo ha confermato di recente anche il Parlamento europeo. L’istituzione ha approvato una risoluzione dove si precisa che "la pratica degli stage, dei tirocini e degli apprendistati non retribuiti costituisce una forma di sfruttamento del lavoro dei giovani e una violazione dei loro diritti". Il provvedimento non è vincolante per gli Stati membri ma di certo lancia un messaggio molto chiaro all’indirizzo dell’Unione europea e dell’Italia.
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All’ultimo aggiornamento dall’UE (agosto 2020), il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 17,6%, in forte aumento rispetto al 14,9% del periodo antecedente alla crisi legata alla pandemia. Trattandosi di un trend destinato a crescere, Bruxelles ha chiesto più fondi per rafforzare il sistema di Garanzia per i giovani per il periodo 2021-2027. Secondo l’Istat in Italia sono 2 milioni i ‘not employed in education or training’, ossia i neet, giovani che non studiano, non lavorano e non seguono una formazione professionale. Secondo Eurostat, nella fascia di età 20-34 anni, l'Italia è il Paese con il più alto numero di neet dell'Unione europea (il 27,8% contro una media Ue del 16,4%).
Nei primi sei mesi del 2020 c'è stata la metà (48%) delle opportunità di stage rispetto allo stesso periodo del 2019. Inoltre durante la fase pandemica di marzo, molti tirocini in corso o programmati sono stati sospesi o rimandati. “Di tutte le Regioni italiane solo Lazio, Marche, Emilia Romagna, Toscana e Calabria hanno previsto un’indennità per gli stagisti - ci comunicano dal gruppo Stagisti in sospeso ”.
Il tema scottante per risolvere la questione è quello dei soldi: se in Italia si potrebbe pensare ad attingere dai fondi che stanno arrivando con il Recovery Fund, a livello europeo il fondo Sure - nuovo strumento di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza – potrebbe essere la soluzione per rimborsare i tirocinanti che si sono visti sospendere lo stage di conseguenza all’emergenza o che magari lo hanno ripreso dopo mesi di stop.
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