Giulio Lolli chiede di rideterminare la pena
Udienza di incidente di esecuzione in Tribunale a Rimini per Giulio Lolli, imprenditore 57enne degli yacht, condannato in primo e in secondo grado a quattro anni e sei mesi per associazione a delinquere a Rimini e a cinque anni per una serie di reati fiscali a Bologna. Questa mattina il legale di Lolli, l'avvocato Antonio Petroncini, ha presentato istanza al Tribunale di Rimini per veder riconosciuta la continuazione tra i reati commessi a Rimini e quelli commessi a Bologna, entrambi relativi al fallimento della Rimini Yacht e le connesse truffe. Nel caso in cui il tribunale dovesse accettare la tesi della difesa e quindi riconteggiare la la pena, Lolli potrebbe vedersi ridurre gli anni da passare in carcere. Lolli è detenuto dal dicembre del 2019 quando fu arrestato dai carabinieri di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore, Davide Ercolani, titolare dell'indagine sulle truffe e l'associazione a delinquere. Il "pirata", così come era stato soprannominato, era stato estradato dalla Libia, dove era fuggito e aveva preso parte alle rivolte contro Gheddafi. In Libia l'infinita storia del "pirata" si era conclusa con una condanna all'ergastolo per terrorismo e fiancheggiamento di un gruppo estremista separatista. Arrivato in Italia, - scrive l'Ansa- i giudici della corte d'assise di Roma, avevano quindi condannato Lolli a nove anni di reclusione, ridotti a cinque in Appello.
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