POLITICA ITALIA

Governo Meloni, la Lega già al lavoro su flat tax e revisione del reddito di cittadinanza

I ministri Salvini e Giorgetti riuniti per parlare di temi economici. Domani mattina alle 11 il dibattito per la fiducia a Montecitorio

Il dibattito sulla fiducia al governo Meloni inizierà domani mattina a Montecitorio. Mercoledì in Senato. La conferenza dei capigruppo alla Camera ha deciso che le dichiarazioni programmatiche della presidente del Consiglio Giorgia Meloni inizieranno alle 11, alle quali seguirà il voto di fiducia. Dopo il giuramento e il passaggio di consegne infatti, il nuovo governo deve chiedere la fiducia a entrambe le Camere: un passo scontato, vista l'ampia maggioranza di cui gode, ma comunque rilevante, poiché molto si capirà sulla futura navigazione della XIX Legislatura. Per la prima volta dal 2008, il centrodestra ha la maggioranza assoluta alla Camera che al Senato, ossia il 59% a Montecitorio e il 56% a Palazzo Madama. Qui tuttavia i numeri non sono larghissimi, il governo supera di 12 seggi la soglia del 50%+1, ma alla maggioranza contribuiscono anche il presidente dell'Aula, che per prassi non vota, e i 9 ministri senatori, storicamente non molto presenti ai lavori delle Aule.

Tra questi Matteo Salvini, che si è insediato al ministero delle Infrastrutture, e alla presenza del ministro dell'Economia Giorgetti ha affrontato temi economici a partire “dal superamento della legge Fornero – fa sapere la Lega – l'estensione della flat tax al 15%, gli interventi strutturali sulle cartelle esattoriali e l'ipotesi di revisione del reddito di cittadinanza”. Chi aveva già espresso tutti i suoi dubbi sulla flat tax era il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che ora chiede al nuovo governo “scelte immediate ed efficaci – ha detto all'assemblea di Federchimica – Non può permettersi di ignorare quanto sia strategica la manifattura italiana: senza industria – ha ribadito – non c'è Italia”.

Il primo incontro internazionale Giorgia Meloni l'ha avuto col presidente francese Macron, giunto a Roma per partecipare ad un evento della Comunità di Sant'Egidio: hanno parlato dei dossier europei, l'Eliseo ha poi fatto sapere di continuare a vigilare sui diritti e che valuterà il nuovo governo italiano tema per tema. Macron è stato ricevuto da Papa Francesco con cui ha parlato soprattutto del conflitto in Ucraina, specie la situazione umanitaria. Subito dopo si è recato al Quirinale.

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