I manifesti del Comitato PER la Valmarecchia contro l'allevamento Fileni
Gioco di parole in cui Unesco diventa “Grottesco”. E in un altro post stuzzica il sindaco di Maiolo, Marcello Fattori, con 10 domande sul fatto e non fatto
Continua la battaglia del Comitato PER la Valmarecchia contro quello che, in altri post e comunicati, chiamano l'affair Fileni, ossia l'edificazione di un allevamento di polli a Maiolo. Il Comitato ha così deciso di affiggere diversi manifesti sulle bacheche pubbliche di Santarcangelo di Romagna, Sant’Agata Feltria, Verucchio, Novafeltria e Talamello in cui la Valmarecchia viene definita “patrimonio del grottesco”. Un modo – spiegano – per “richiamare l’attenzione dei più che passano per strada sul problema dello strabismo che ha colpito gli amministratori della valle, che da una parte celebrano il riconoscimento Unesco e dall’altra aprono le porte e stendono il tappeto rosso a Fileni”.
Sotto attacco, in un altro post, il sindaco del Comune di Maiolo, Marcello Fattori, reo, secondo il Comitato, di aver tenuto nascosto il progetto della società avicola. E lo fa con 10 domande in cui, fra le altre cose, chiede conto della mancata organizzazione di serate pubbliche sul tema e del “ribaltamento” del piano regolatore del Comune per permettere la demolizione e ricostruzione dell’allevamento. Infine una stoccata su un possibile conflitto d'interesse: “Non ritiene fuori luogo che un professionista, che è suo socio all’interno dello studio di geometra di Pietracuta, risulti co-progettista dell’intervento in corso alla Cavallara?”
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