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I trent'anni del Roma Pride, i partecipanti: "Quando una parata anche a San Marino?"

Elly Schlein (Pd): "Possono cancellare le parole dalla dichiarazione finale del G7 ma non le persone e i loro diritti"

di Francesca Biliotti
15 giu 2024

È il trentesimo Roma Pride quest'anno, trent'anni di manifestazioni e parate per rivendicare diritti uguali per tutti e per tutte. Record di carri quest'anno, ben 40, e sul carro del Circolo Mario Mieli, l'associazione Lgbtqia+ che organizza il Pride sin dal 1994 c'è la scritta "Mai zitt3, non ci silenzierete mai", e per la prima volta non ci sono rivendicazioni strettamente Lgbtqia+ ma sarà una diretta risposta alla campagna per le elezioni europee di Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia organizzata da Gioventù nazionale, che ha messo alla berlina, con alcuni cartonati, giornalisti e conduttori che ritengono troppo schierati. Quindi sul carro ci sono le sagome di Serena Bortone, Lilli Gruber, Luciana Littizzetto e Fabio Fazio.

“Abbiamo voluto ribaltare questa campagna – dicono gli organizzatori - e abbiamo scelto persone vicine alle comunità che fanno la differenza”. Quest'anno la madrina del Pride è la cantante Annalisa, che ieri in conferenza stampa si è detta “preoccupata e dispiaciuta perché trovo incredibile che ancora oggi nel 2024 certi temi non siano vissuti come scontati. Per me è scontato che ogni persona debba avere la libertà di scegliere”.

Secondo il portavoce Mario Colamarino "Siamo il target preferito delle destre, ma anche i Pride sono un esercizio di resistenza, un modo di fare scuola e opposizione alle destre, che avanzano anche in Europa facendo respirare un'aria pesante, di negazione dei diritti civili”.

Nel video le interviste a Riccardo Magi, segretario Più Europa, e a Elly Schlein, segretaria Partito Democratico





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