Il commissario per l'emergenza Venturi rimette in anticipo il mandato: ritiene conclusa la fase più acuta della crisi sanitaria
Il grazie di Bonaccini: "Ha dimostrato che oggi e in futuro serviranno sempre persone competenti, che sanno ciò che dicono"
Intervistato dal Tgr, il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini non esclude di poter anticipare la riapertura di alcune attività, come bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti, ad oggi prevista per il primo giugno. “La riapertura – ha detto – deve andare di pari passo con una curva epidemiologica che non torni ad essere preoccupante”, aggiungendo di stare lavorando anche ad una possibile apertura dei centri estivi per i bambini, proprio nel mese di giugno, attraverso un piano di intervento che garantisca sicurezza da un lato e servizi dall'altro. Lo stesso Bonaccini ha presenziato la conferenza online del commissario per l'emergenza Sergio Venturi: per ringraziarlo, poiché Venturi ha rimesso in anticipo il suo mandato, ritenendo conclusa la fase acuta della crisi. I dati gli danno ragione: 26.275 i casi totali in Emilia Romagna dall'inizio della crisi, 100 più di ieri. Visti i guariti (13.889, +364) e il calo dei casi attivi (8.681, 303 meno di ieri), l'Emilia Romagna diventa così la miglior regione d'Italia per il maggior differenziale tra i guariti e i casi attivi, 5.208 persone. Unica nota negativa i decessi, 39 oggi (3.705 totali), di cui 2 nel forlivese e ben 9 a Rimini. In Romagna, su un milione e centomila residenti, ci sono solo 10 casi in più (4.654 in totale), di cui 986 a Ravenna e 910 a Forlì, entrambi a zero nuovi contagi rispetto a ieri, 715 a Cesena (3 in più), 2.043 a Rimini (7 in più). Su Rimini e Piacenza, il presidente Bonaccini ha annunciato test sierologici e tamponi a tappeto, poiché sono tra le province più colpite dall'epidemia. Nelle Marche cifre contenute anche per Pesaro Urbino, cresciuta di 15 unità (2.586 in totale), ancor più per Ancona, dove si registra un solo caso di contagio in più da ieri (1.820 totali).
Nel video l'intervento di Stefano Bonaccini presidente dell'Emilia Romagna