Il ministro Valditara ribadisce: "No ai cellulari in classe fino alla terza media, i nostri ragazzi li usano troppo"
Il mondo della scuola al centro di uno degli ultimi dibattiti. Ius Scholae, anche Patuanelli (M5S) favorevole ad una eventuale proposta di legge
Il mondo della scuola al centro di uno degli ultimi dibattiti al Meeting. A confronto i senatori del Partito Democratico Simona Malpezzi, di Italia Viva Raffaella Paita, del M5S Stefano Patuanelli e di Fratelli d'Italia Francesco Filini, con il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che ha parlato dell'importanza di mettere la persona al centro, ciascuna con le proprie differenze, anche in vista di sbocchi occupazionali, perché “Non deve farci schifo – spiega lo stesso ministro usando una terminologia che non lascia spazio al dubbio – il rapporto tra scuola e lavoro, il mondo dell'impresa dice che mancano drammaticamente le competenze, e che nel 2027 il 47% dei posti lavoro non potrà essere coperto perché il sistema scolastico è carente in quelle specializzazioni”.
Non evade la domanda sull'integrazione degli stranieri, ma si deve partire dalla conoscenza dell'italiano, dice. Poi ribadisce il suo no all'uso del cellulare in classe.
E mentre il ministro Tajani sullo ius scholae assicura “nessun inciucio con la sinistra”, anche Stefano Patuanelli, capogruppo dei 5Stelle al Senato, si dice del tutto favorevole ad una eventuale proposta di legge.
Nel video gli interventi di Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione, e l'intervista a Stefano Patuanelli, capogruppo senatori Movimento 5 Stelle
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