Sul nome di Mario Draghi, attuale presidente della Banca centrale europea, a presidente della Commissione europea, il presidente del Consiglio Conte non si sbilancia da Osaka, Giappone, dove sta partecipando al G20: “Saltano fuori mille nomi – ha detto – aspettiamo, ci sono candidature più probabili. Stiamo lavorando tutti insieme, c'è un clima costruttivo”. E a proposito di Unione Europea, il consiglio dei ministri si riunirà lunedì alle 18, all'ordine del giorno c'è anche l'assestamento di bilancio. Chissà se i nuovi conti basteranno a tranquillizzare l'Ue ed evitare la procedura d'infrazione: martedì c'è un collegio della Commissione, ricorda lo stesso Conte, “e un eventuale rinvio a ottobre sarebbe comunque un risultato portato a casa”. Il presidente sta avendo una serie di colloqui coi capi di Stato e di governo, e ai giornalisti ha riferito che potrebbero esserci anche tre o quattro Paesi disponibili alla redistribuzione dei 42 migranti a bordo della Sea Watch, nonostante il presidente olandese abbia bacchettato l'Italia, colpevole a suo dire di “non fare nulla per stabilizzare le sue finanze”. E a proposito della Sea Watch, ferma al largo di Lampedusa senza autorizzazione allo sbarco, la capitana Carola Rackete è stata indagata per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per rifiuto di obbedienza a nave da guerra: in collegamento Skype con la Stampa Estera, Rackete nel ribadire di aver solo salvato vite, ha detto che la sua priorità è portarle al sicuro, visto che la situazione a bordo è sempre più difficile anche a causa della mancanza di acqua. “Non ho tempo di leggere quello che scrive il ministro Salvini – ha concluso – si metta in fila, ho altre priorità, come salvare 42 persone, più 20 di equipaggio”.
Il presidente Conte da Osaka: "Draghi alla Commissione? Aspettiamo"
Si cercano soluzioni anche sul caso Sea Watch: la capitana Carola Rackete, in collegamento con la Stampa Estera, viene intanto indagata
28 giu 2019
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