Il Sindaco di Pennabilli censurato da Facebook: rimosso un post a sostegno del generale Vannacci
Aveva pubblicato sul suo profilo Facebook, nei giorni scorsi, un post dedicato al generale Roberto Vannacci. Quel post di sostegno al militare, il suo autore, se lo è visto rimuovere direttamente dal social network. Protagonista della vicenda - riportata dall'edizione riminese de 'il Resto del Carlino' - il sindaco di Pennabilli Mauro Giannini, salito agli onori delle cronache, negli scorsi mesi, per il suo sostegno a Vannacci e per avere emanato un'ordinanza anti migranti che puniva con sanzioni fino a 15.000 euro chi avesse accolto stranieri senza avvisare il Comune.
Per la scomparsa del post - racconta al quotidiano oggi in edicola - le motivazioni trovate nelle notifiche di Facebook sarebbero le seguenti: 'Abbiamo rimosso il tuo post perché contiene simboli o elogio e sostegno nei confronti di persone che consideriamo pericolose'". Nello scritto, viene evidenziato dal 'Carlino', Giannini avrebbe preso le difese di Vannacci, spesso al centro delle polemiche per le posizioni assunte nei suoi libri, concludendo "Roberto Vannacci 'Tieni botta'!". Insieme al testo, il sindaco di Pennabilli avrebbe postato anche una vecchia foto in cui era ritratto un gruppo di paracadutisti che brandivano il loro coltello puntandolo in aria. "I coltelli in aria - ha argomentato al 'Carlino' - sono una tradizione militare, la foto era in bianco e nero, vecchia. Non ho scritto nulla che andava contro la Costituzione. Le norme sono a favore della libertà di pensiero. Il fatto che abbiano sospeso Vannacci per il libro 'Il mondo al contrario' è una cosa gravissima, non si può togliere il diritto di pensiero e opinione". Ad ogni modo, ha concluso Giannini, rispondendo alla domanda rifarebbe quel post? "Sì, ma non lo faccio perché altrimenti mi bloccano definitivamente".
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