Il tribunale di Bologna rinvia 'paesi sicuri' alla Corte Europea
Il quesito sul decreto è su quale ordinamento sia prevalente
Il Tribunale di Bologna ha rinviato alla Corte di Giustizia europea il decreto del governo sui Paesi sicuri, approvato sul caso del blocco dei trasferimenti di migranti in Albania. Si chiede quale sia il parametro in base al quale individuare i Paesi sicuri e se, in caso di contrasto, prevalga la normativa europea. Il rinvio nell'ambito di un ricorso promosso da un richiedente asilo del Bangladesh contro la commissione per il riconoscimento di protezione.
Il Tribunale contesta il principio per cui potrebbe definirsi sicuro un Paese in cui la maggioranza dei cittadini viva in condizioni di sicurezza, visto che il sistema di protezione internazionale si rivolge alle minoranze. E propone il paradosso che la Germania nazista che era sicura per quasi tutti i tedeschi ad eccezione di ebrei, omosessuali, oppositori politici e rom.
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