In auto nel Po: la conferma del femminicidio arrivata dalla perizia legale
Lorena Vezzosi era già morta, uccisa a coltellate da Stefano Del Re
Quando, la notte del 4 luglio scorso, l'auto si è inabissata nel Po a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, Lorena Vezzosi era già morta, uccisa a coltellate da Stefano Del Re, deceduto per annegamento dentro la sua Opel nera. La conferma del femminicidio, e della ricostruzione già allora ipotizzata dai carabinieri, è arrivata ora dalla perizia medico-legale disposta dal pm Chiara Treballi.
Originari di Casalmaggiore, Lorena e Stefano, genitori di due figli di 17 e 14 anni, abitavano a Santarcangelo di Romagna: lui operatore socio-sanitario, lei disoccupata, si erano lasciati. Erano rimasti in buoni rapporti fino a quando l'ex compagno si è trasformato in assassino, mosso, sempre stando alla teoria investigativa, dall'ossessione che l'ex moglie frequentasse un altro.
Ed è con quella convinzione e presumibilmente con una scusa che il 4 luglio, nel pomeriggio, Del Re è andato a prendere Vezzosi a casa. L'ha quasi certamente uccisa lì. E poi, già cadavere, l'ha trasportata in macchina fino a Casalmaggiore. Alle 22, un video aveva registrato il primo passaggio della Opel nelle vicinanze del Lido. Alle 2.56 il secondo passaggio: la velocità sostenuta, poi la sterzata e l'utilitaria lanciata nel Po.
Lorena, in quel filmato, si vede già immobile sul sedile passeggeri: morta da ore. Del caso si stanno occupando due procure: quella di Cremona, che per consentire gli atti di indagine (l'esame autoptico e la consulenza medico legale) ha aperto un fascicolo per omicidio (atto dovuto) nei confronti di Del Re, e quella di Rimini, che ha l'obiettivo di chiarire esattamente dove e quando Lorena è stata ammazzata.
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