In cella per piccoli reati e sempre più giovani: la fragilità umana dietro ai suicidi in carcere
2.100 in poliziotti finiti in ospedale, quest'anno, perché picchiati.
L’ultimo detenuto si è tolto la vita nel carcere di Prato, il 7 agosto. Era tunisino, aveva 35 anni. Prima di lui, un 55enne di nazionalità albanese, nel carcere di Biella. Sono i suicidi numero 65 e 66 dall’inizio dell’anno, una media di uno ogni due giorni. Persone, prima dei numeri. Al bilancio si aggiungono altre 19 morti di detenuti, per cause da accertare e 7 suicidi di poliziotti penitenziari. Urge una riflessione vera sull'”inferno carceri”, per approfondire condizioni ed accertare responsabilità.
Nel video l'intervista ad Aldo di Giacomo, Segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria
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