Una lotta all'ultimo respiro, o meglio all'ultima scheda: la spunta Marco Bucci, sindaco di Genova, con il 48,8% dei voti. Il centrodestra guiderà ancora la Liguria, come negli ultimi nove anni. Andrea Orlando parcheggia il centrosinistra poco prima, al 47,3%: superato per 8mila voti. Nessuno dei due però supera il partito dell'astensionismo, al 54%. Le inchieste, d'altro canto, - con l'ex governatore costretto a interrompere la seconda legislatura il 7 maggio - non compromettono il risultato e anzi il leader della Lega Matteo Salvini ne fa un vanto: “I liguri non sono fessi – dice –. Questo risultano è figlio anche di Giovanni Toti”, che a sua volta rivendica il lavoro svolto nei 9 anni da presidente della Regione. Più moderata la presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “I cittadini si fidano della concretezza dei nostri progetti”. Il primo partito è il Pd con il 28% dei consensi e Fratelli d'Italia segue al 15%: dettagli di fronte a un risultato che fino a un mese fa non era per niente scontato. Bucci festeggia e mentre promette giunta al 50% femminile, detta già l'agenda delle priorità: infrastrutture, con la Gronda di Genova, il terzo valico e la nuova diga, e sanità, con la costruzione di quattro nuovi ospedali. Il centrosinistra si lecca le ferite: “Da soli non bastiamo”, taglia corto Elly Schlein, Pd. Ma c'è anche chi si punta il dito a vicenda: “Ha perso Giuseppe Conte e chi mette veti”, attacca Matteo Renzi, fondatore di Italia Viva. “Con lui, avremmo perso ancora peggio”, replica il leader del Movimento 5 Stelle, che dal 10% delle Europee di giugno è crollato al 4,6%.