Incassava la pensione della suocera morta, riminese nei guai
La truffa ai danni dell'Inps avrebbe permesso all'indagato, un 49enne riminese, di incassare ben 72mila euro. Con l'operazione dal nome altamente evocativo di Freezer, la Guardia di Finanza di Rimini è riuscita ad incastrare l'uomo che ha continuato a percepire la pensione e l'indennità di accompagnamento della suocera, di nazionalità argentina, morta nel 2011.
È stato denunciato insieme alla moglie per truffa aggravata ed indebita percezione di erogazioni pubbliche in danno dello Stato, dopo avere motivato nei modi più disparati l'assenza della suocera. Il cerchio si è chiuso quando sentendosi ormai nel mirino delle forze dell'ordine dichiarò che la donna era morta in Argentina nel 2016: ma dal Sud America il certificato di morte risaliva a 5 anni prima.
Le successive indagini finanziare, relative al conto corrente bancario intestato alla donna deceduta in cui venivano accreditati gli importi dei trattamenti da parte dall’INPS, hanno permesso ai Finanzieri di accertare che il 49enne era delegato ad operare sul conto e, nel periodo dal 2 aprile del 2011 - data della morte della donna al 10 giugno 2016 – l'ultimo accredito della pensione. Avrebbe distratto tutte le somme accreditate dall’istituto previdenziale, girandone gran parte su un altro conto cointestato con la moglie.