Inceneritore Riccione: 29 anni l'operaio più grave. dimessi gli altri due
L'inceneritore di Raibano di Coriano (Riccione) è stato messo in sicurezza. Lo comunica Herambiente, proprietaria dell'impianto, delle 19 di lunedì, dopo le esplosioni avvenute attorno alle 16.30. Feriti tre operai, di cui il più grave, un italiano di 29 anni, è ricoverato al Bufalini di Cesena per le ustioni riportate. Non sarebbe in pericolo di vita. "Sono in corso - fa sapere la Multiutility - indagini interne per individuare la tipologia e la provenienza dei rifiuti estranei conferiti all'impianto, che hanno portato alla deflagrazione e al ferimento di tre persone di una ditta esterna addetta alla manutenzione".
Per gli altri due feriti: quello portato a Rimini con codice 2 e rimasto in osservazione breve intensiva in pronto soccorso ma senza nessuna complicazione, dimesso questa mattina alle 6. Quello portato a Riccione, con ustione di primo grado al volto ma non grave, è stato dimesso già ieri sera con 7 giorni di prognosi. Dalle prime rilevazioni fatte dai tecnici di Arpae, l'agenzia regionale per l'ambiente, non sarebbero stati riscontrati problemi ambientali relativi alla qualità dell'aria.
Esclusa la matrice dolosa, la causa potrebbe essere da ricercarsi in un rifiuto conferito male, come una batteria da auto, una pila o dei petardi raccolti e inesplosi. Una delle ipotesi al vaglio di vigili del fuoco e inquirenti è che l'esplosione possa essere avvenuta prima che il rifiuto entrasse nella camera di combustione a causa dell'elevata temperatura.
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