
Non si ferma la spirale di violenze e trasgressioni per il 40enne rampollo della "Rimini bene", già noto alle cronache per precedenti episodi di maltrattamenti nei confronti della ex fidanzata. L'uomo, arrestato per la prima volta nel 2022 su ordinanza del gip Vinicio Cantarini, aveva violato più volte il divieto di avvicinamento, continuando a frequentare la ragazza nonostante le misure cautelari e il dispositivo elettronico imposto nel 2025.
Gli incontri clandestini, spesso accompagnati dall'abuso di alcolici e sfociati in violente liti, sono stati documentati tra marzo e aprile, con la coppia sorpresa a trascorrere più notti in un hotel quattro stelle di Marina Centro, dove il personale aveva segnalato discussioni accese e persino tracce di sangue nelle stanze.
L'ultimo episodio è avvenuto il 5 aprile, quando una pattuglia della Questura di Rimini è intervenuta per sedare una lite. La ragazza, trovata in stato di agitazione, ha ammesso di aver lasciato volontariamente il braccialetto elettronico a casa per incontrare l'uomo, eludendo così i controlli. Alla luce delle reiterate violazioni e del rischio concreto di ulteriori episodi di violenza, il sostituto procuratore Davide Ercolani ha chiesto — e ottenuto — un aggravamento della misura cautelare.
Giovedì scorso, i carabinieri hanno rintracciato il 40enne, difeso dall'avvocato Piero Ippoliti Martini, notificandogli la nuova ordinanza di custodia cautelare e trasferendolo nel carcere dei "Casetti". Il giudice ha motivato il provvedimento sottolineando l'elevato rischio di escalation e l'inefficacia delle misure finora adottate: "L'imputato ha cercato modalità alternative e meno visibili per continuare a mantenere i contatti con la persona offesa, nonostante il divieto imposto".