EMERGENZA SANITARIA

Indice Rt sopra 1 dopo sette settimane. Rezza: "Fermiamo ad ogni costo la variante brasiliana"

Dati sulla mortalità nell'anno 2020: 108mila decessi in più rispetto al 2015-2019

Netto peggioramento dei dati del contagio in Italia, sei le Regioni a rischio alto. Campania in zona rossa, Veneto e Friuli in arancione. Arrivano i dati sulla maggiore mortalità nell'anno 2020 rispetto al periodo tra il 2015 e il 2019, diffusi dall'Istituto di Sanità. Tra marzo e dicembre scorsi oltre 108mila i decessi in più; nel periodo ottobre-dicembre 213mila morti, 52mila in più. Gli over 80 i più colpiti, 76.708 in più le persone decedute in quella fascia di età. Bilancio particolarmente pesante per la Lombardia, 111,8% in più di decessi. I dati attuali, oltretutto, continuano a peggiorare, per la prima volta dopo 7 settimane l'indice di trasmissibilità del contagio, Rt, a livello nazionale torna sopra la soglia critica di 1, a 1,06. Gli ospedali sempre più sotto stress, le terapie intensive sono al 26% dell'occupazione, contro il 24% della scorsa settimana.

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Sei le Regioni classificate a rischio alto: Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Marche. Solo la Sardegna attualmente è a rischio basso. Preoccupano soprattutto le varianti, e se l'inglese è ormai prevalente, dicono dall'Istituto superiore di Sanità, ma i vaccini sembrano comunque contrastarla, sulla brasiliana ci sono ancor più timori. L'invito della cabina di regia è chiaro Con gli oltre 24mila (24.036) casi odierni, l'Italia supera il totale dei 3 milioni dall'inizio della pandemia (3.023.129). Ancora un aumento per terapie intensive (2.525, +50) e per i ricoveri ordinari (20.374, 217), 297 le vittime, a un passo dalle 100mila (99.271).


Nel video l'intervento di Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute

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