Intrappolava e seviziava i gatti della vicina chiudendoli in una gabbia piena di aculei. A far emergere la vicenda una vicina di casa dell'uomo, un 56enne albanese residente a Misano, che negli anni si era vista sparire almeno 30 gatti.
La donna si era così decisa ad allertare la Polizia Municipale sentendo miagolii provenire dal terreno accanto alla sua abitazione. Gli agenti hanno subito scoperto i poveri resti di un gattino e, poco lontano, due gabbie a scatto piene di aculei appuntiti in cui erano rimasti intrappolati altri due mici.
Soccorsi e liberati, le bestiole erano state riaffidate alla proprietaria che era quindi corsa dal veterinario per farle medicare mentre le gabbie erano state sequestrate così come il cadavere del terzo gatto che era stato inviato all'Istituto Zooprofilattico per l'autopsia.
Il 56enne davanti agli addebiti, si era giustificato sostenendo di aver installato le trappole solo alcuni giorni prima per difendere il pollaio dall'attacco di volpi o altri predatori. Una versione che, però, non ha convinto il gip che lo ha rinviato a giudizio. Finito a processo con l'accusa di maltrattamento di animali, il pubblico ministero ha chiesto nei confronti dell'imputato una condanna a 1 anno e 6 mesi col giudice Monocratico che ha rinviato l'udienza al prossimo febbraio per emettere la sentenza.