Due lettere di infrazione dall'Europa all'Italia su balneari e assegno unico. La lettera della Commissione Ue, contenente il parere motivato dell'esecutivo europeo sul dossier delle concessioni dei balneari sancisce un passo avanti nella procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato adeguamento alla direttiva Bolkenstein. "Il parere non pregiudica le trattative che avremo con le autorità italiane. Roma ha due mesi di tempo", ha detto una portavoce della Commissione Ue.
La Commissione Ue ha inviato anche la lettera con parere motivato che contesta l'assegno unico introdotto nel marzo dell'anno scorso. Secondo la Commissione, "la legislazione viola il diritto dell'Ue in quanto non tratta i cittadini europei in modo equo, il che si qualifica come discriminazione".
Sul fronte delle concessioni demaniali "tra gli operatori di spiaggia continuano ad aumentare i dubbi e le preoccupazioni sul futuro". Ci sono "segnali contrastanti, anche se rimaniamo fiduciosi che a breve si possa sboccare la situazione tenendo conto del valore del nostro lavoro con una proposta di legge definitiva che noi, come Sib, chiediamo già da anni". Così, Riccardo Ripa, presidente del Sindacato Italiano Balneari della provincia di Rimini aderente a Confcommercio che oggi ha incontrato il presidente del Sib dell'Emilia-Romagna, Simone Battistoni, per fare il punto sui temi più attuali per la categoria. "Ora - argomenta Ripa - è il momento di stringere, anche alla luce dell'invio del parere motivato da parte della Commissione Ue, ma soprattutto per dare certezze a migliaia di famiglie che operano nel comparto".