Istituto superiore di Sanità: "Epidemia, siamo al picco. La discesa dipenderà dai nostri comportamenti"
Oggi in ogni Comune d'Italia un minuto di silenzio per le vittime. Sono gli Usa il Paese più contagiato al mondo
È stato il giorno del lutto nazionale per tutti i Comuni e le istituzioni d'Italia, che alle 12 si sono fermati per ricordare le vittime del coronavirus, esponendo a mezz'asta le bandiere, in segno di vicinanza ai familiari e agli operatori sanitari in lotta ogni giorno. Anche il Vaticano ha partecipato al lutto, ieri la notizia del primo cardinale positivo, Angelo De Donatis, vicario generale di Roma, ricoverato al Gemelli. All'Istituto superiore di Sanità il presidente Brusaferro ritiene che i dati degli ultimi giorni indichino come il plateau dei contagi, o picco, sia stato raggiunto: vuol dire che se il numero dei casi nel tempo rimarrà costante, poi ci sarà la curva discendente, “ma dipenderà dalla massima attenzione che metteremo in tutto ciò che faremo”, ha aggiunto, parlando dell'area nord dell'Italia, con Lombardia, Emilia Romagna e Veneto cui dovrà continuare ad essere riservata massima allerta, viste le centinaia di migliaia di contagiati. Altra attenzione particolare, ha sottolineato, dovrà andare alle strutture di riposo per anziani o rsa. Il ministro della Salute Speranza, in ogni caso, ha già comunicato ufficialmente che le restrizioni andranno avanti fino a dopo Pasqua. Sono 77.635 i positivi attuali, 2.107 più di ieri, con un aumento del 2,8%, decisamente in calo rispetto all'incremento a due cifre cui eravamo abituati; 15.729 i guariti, 1.109 in più, 12.428 i decessi, 837 più di ieri, per un numero di casi totali che arriva a 105.792, 4.053 in più. Intanto Confindustria lancia l'allarme, “l'economia italiana è stata colpita al cuore – stima il centro studi dell'associazione guidata da Vincenzo Boccia – nel primo semestre dell'anno la caduta del Pil sarà del 10%, e del -6% per il 2020”. Nel mondo però superati gli 800mila contagi: il numero delle vittime sfiora quota 38mila. Gli Usa sono il Paese col maggior numero di contagi (164.610), ed oltre 3.000 morti, seguiti dall'Italia (105.792), e dalla Spagna (87.956), che nelle ultime 24 ore ha segnato il maggior numero di vittime, quasi 850 e 10mila nuovi contagiati. Tra le vittime anche giovanissimi: in Belgio morta una 12enne, la più giovane in Europa, mentre a New York per la prima volta è morto un bambino: la città è l'epicentro dei contagi nel Paese, con oltre il 40% dei decessi, e la maggior parte dei pazienti ha meno di 50 anni.