Istruzione, si dimette il ministro Fioramonti. “Sarebbe servito più coraggio”
Su Facebook lʼesponente del M5s spiega i motivi che lo hanno portato a lasciare il ministero dellʼIstruzione: "Per altre finalità vengono recuperati centinaia di milioni in un attimo"
Nella tarda serata di ieri il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti ha consegnato la lettera di dimissioni al premier Giuseppe Conte. Il ministro, che nelle ultime settimane ha più volte lamentato la mancanza di fondi per la scuola e l'università in manovra, spiega su Facebook le ragioni della scelta: "La verità è che sarebbe servito più coraggio da parte del governo, soprattutto in un ambito cruciale come l'università e la ricerca. Pare che le risorse non si trovino mai quando si tratta della scuola, eppure si recuperano centinaia di milioni di euro per altre finalità quando c'è volontà politica". “Come diceva Gianni Rodari, dobbiamo imparare a fare le cose difficili. Perché a volte bisogna fare un passo indietro per farne due in avanti. Il mio impegno per la scuola e per le giovani generazioni – conclude Fioramonti - non si ferma qui, ma continuerà - ancora più forte - come parlamentare della Repubblica Italiana”.
Fiducia nel premier per la nuova nomina viene espressa da fonti 5Stelle: il governo è al lavoro e la scuola non può aspettare, sottolineano. Secondo quanto riferiscono diverse fonti di maggioranza, Fioramonti potrebbe lasciare anche il M5s per fondare un gruppo parlamentare autonomo, ma "filogovernativo", come embrione di un nuovo soggetto politico.